80mania.it - Un tuffo nei mitici anni 80

Film

John James Rambo è un reduce del Vietnam che vaga per gli Stati Uniti senza fissa dimora e senza un lavoro. Giunto ad Hope, una cittadina del nord ovest degli Stati Uniti in Alaska, in cerca di un suo amico, Delmore Barry, scopre che egli è morto di cancro per esposizione all'Agente Arancio.

Sul percorso di ritorno si imbatte nello sceriffo del posto, William Teasle, il quale, con la scusa di offrirgli un passaggio, in realtà lo conduce fuori città, motivandogli arrogantemente che la presenza di vagabondi (e in particolar modo di reduci dal fronte) non è per niente gradita. Tuttavia, una volta sceso dalla vettura, Rambo decide comunque di ritornare a Hope. Ma Teasle, compiendo un abuso di potere, lo arresta per vagabondaggio, resistenza a pubblico ufficiale e possesso d'arma illegale (un coltello, col quale lui sostiene di andare solo a caccia) per una probabile condanna a 90 giorni. Lo sceriffo affida il neodetenuto al suo sadico vice, Arthur Galt, il quale però, contro il volere di Teasle, insieme ad altri colleghi, sottopone Rambo a vessazioni e umiliazioni (Galt, con forza gli da una manganellata nella schiena, viene sottoposto ad un fortissimo getto d'acqua e viene insultato), che fanno riaffiorare all'ex berretto verde, traumatizzato, le terribili torture subite in Vietnam, le cui permanenti ed enormi cicatrici sul petto impressionano perfino gli stessi poliziotti. Rambo si ribella, si sbarazza dei suoi aguzzini, fugge dalla stazione di Polizia e, sottraendo una motocicletta, si dirige fuori città.

Teasle lo insegue immediatamente, ma giunto in un'altura impervia deve fermarsi perdendolo così di vista. Successivamente viene organizzata una battuta nei boschi, e tramite l'ausilio di cani da fiuto localizzano Rambo, che per sfuggire alla cattura si cala in un grosso precipizio, sottostante c'è un fiume e una fitta vegetazione. Ma alle sue spalle c'è un elicottero sul quale vi è Galt, che imbracciando un fucile, tiene sotto tiro l'ex soldato. Rambo intuisce che il poliziotto vuole ucciderlo a sangue freddo (contro il volere di Teasle che lo vuole vivo) e, non avendo scelta, si lancia nel vuoto, precipitando sulla vegetazione sottostante, procurandosi una brutta ferita al braccio e ferendosi lievemente alla tempia. Ma Galt non demorde continuando a sparare. Rambo si nasconde dietro un albero ma Galt non si arrende: a questo punto scaglia una pietra verso l'elicottero, colpendone il parabrezza; il pilota perde il controllo, Galt perde l'equilibrio e cade su un grosso masso, morendo. Rambo gli sottrae le armi e la ricetrasmittente. Teasle e i suoi uomini lo individuano e lo invitano ad arrendersi, Rambo a sua volta sostiene a gran voce di essere innocente, e di non avere alcuna responsabilità per quanto avvenuto. Ma loro aprono il fuoco, e lui fugge.

Successivamente la caccia al ricercato si concentra nella boscaglia limitrofa, dove Teasle vedrà di quanto Rambo è capace: gli altri poliziotti verranno feriti atrocemente uno dopo l'altro mediante tecniche di guerriglia.

Per la ricerca del fuggiasco viene richiesto l'intervento dell'Esercito e della Guardia Nazionale. Nel frattempo, fa il suo arrivo al quartier generale delle operazioni il Colonnello Samuel Trautman, l'Ufficiale che ha formato militarmente Rambo. Il graduato, a colloquio con lo sceriffo Teasle, esalta le doti del suo soldato e lo convince, nel tentativo di farlo arrendere, da fare da intermediario. Trautman via radio riesce a dialogare con Rambo, il quale tuttavia, pur essendo grato della sua offerta, non manifesta alcuna intenzione di consegnarsi alle autorità, affermando che "loro hanno sparato per primi", "hanno versato sangue per primi", (da cui il titolo originale della pellicola, "First Blood").

Il veterano, grazie al suo particolare addestramento in tecniche di guerriglia, ha la meglio. Si rifugia all'interno di una vecchia miniera abbandonata, ma dei volontari della Guardia Nazionale con un lanciagranate ne fanno esplodere l'ingresso. Gli autori del gesto esultano: sono tutti convinti che Rambo sia rimasto ucciso, eccetto Trautman, che confida nel suo addestramento. Rambo infatti riesce a trovare un'uscita secondaria dalla quale abbandona la miniera e, successivamente, si impadronisce di un camion militare carico di M60. Una volta in città, fa esplodere un distributore di benzina e un'armeria. Infine si introduce nell'ufficio di Teasle e qui avviene lo scontro finale tra i due. Lo sceriffo, credendo di sorprenderlo da un lucernario, commette un'imprudenza. Rambo apre il fuoco e lo ferisce.

Il Colonnello Trautman raggiunge Rambo prima che quest'ultimo tenti di uccidere Teasle. Oramai è circondato, non ha alcuna via di scampo. A questo punto esplode tutta la sua rabbia, nei confronti di coloro che hanno emarginato chi ha combattuto e per l'impossibilità di reintegrarsi nella vita civile. Poi, fra le lacrime, rievoca un episodio il cui protagonista è un suo ex compagno, rimasto dilaniato da un ordigno esplosivo. Trautman lo ascolta, lo conforta, dopodiché Rambo, costretto alla resa, esce allo scoperto insieme al suo superiore..

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